Qualsiasi apparato elettrico, genera un campo elettromagnetico:dai cavi dell’impianto elettrico domestico, alla TV, dal frigorifero al telefonino, ecc. I campi elettromagnetici possono essere classificati secondo almeno due diversi criteri: il primo riguarda l’origine, il secondo la frequenza. |
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Ciò è importante per sottolineare come esista un fondo elettromagnetico naturale e un altro creato dall’uomo poiché connesso all’attività di produzione e trasformazione dell’energia elettrica. |
Le fonti di emissione nelle nostre abitazioni |
Qualsiasi elettrodomestico genera un campo elettrico, anche quando l’apparecchio è collegato ma non è in funzione. Nel momento in cui lo si accende, l’energia elettrica “scorre” nei conduttori e genera un campo magnetico la cui intensità è in aumento soprattutto nelle immediate vicinanze dell’apparecchio. |
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Alcuni esempi: allontanando di 30 cm l’asciugacapelli dalla nostra testa, il campo magnetico passa da un’intensità di 1.200 µT a 1µT. Un rasoio elettrico produce un campo magnetico di circa 100µT; un televisore a 50 cm produce un campo elettrico di circa 5 V/m, a 2 metri non è più misurabile dagli strumenti. Il limite di attenzione della Legge Italiana è pari a 10µT per il campo magnetico e 6 V/mper quello elettrico. |